La fibra di mohair, grazie alla sua lucentezza e lunghezza, viene particolarmente usata nella produzione di filati mischiati con la lana. La notevole lunghezza della fibra di mohair e la sua particolare morbidezza, ne consentono l’uso anche per filati ad effetto garzato.
Il vello, lungo e morbido, viene prelevato tramite tosatura, senza ferire l’animale e viene filato in modo diverso a seconda dell’età dell’animale da cui è tratto, poiché con l’invecchiamento ne cambiano le caratteristiche.
Il diametro della fibra di mohair varia tra 24 e 60 micron, a seconda dell’età dell’animale da cui è tratto. La lana di animali giovani, Kid Mohair, è usata per i prodotti di qualità maggiore (abbigliamento e parrucche), mentre quella degli animali più anziani, più spessa e resistente, viene usata per i tappeti e per i tessuti resistenti.

Per le sue particolari proprietà riflessive, la fibra di mohair viene spesso mescolata ad altre fibre meno pregiate per migliorare la qualità del prodotto finito.
Un altro fattore che rende il mohair pregiato è l’attitudine ad essere tinto: la coloritura risulta uniforme e duratura, ben radicata nella fibra.
Normalmente l’utilizzo dei filati di puro mohair o misti lana mohair è principalmente per la creazione di tessuti di abbigliamento da uomo-drapperia.
Nonostante il mohair derivi dalla capra d’Angora, non va confuso con il filato ricavato dal pelo del coniglio d’Angora, il quale viene detto per l’appunto Angora.
Il termine mohair è a volte usato impropriamente anche per definire il tipo di tessuto usato per i tettucci delle auto decappottabili: in realtà, si tratta di una tela più simile al denim.